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lunedì 16 giugno 2014

STORIE IN PILLOLE.

Foto 1. Proposta di integrazione ai lavori dell'ecocentro comunale.

Foto 2. La comunicazione contenuta nel calendario della raccolta
differenziata 2014, in merito al "Centro per il Recupero e il Riuso.
Una buona notizia.
In data 15 gennaio 2013, nell'ambito dell'attività politica che svolgo come cittadino ed attivista di ProgReS Progetu Repùblica (partito indipendentista), ho inoltrato, con la collaborazione dell'amico Gianluca Argiolas, una "Proposta di integrazione in merito ai lavori di ampliamento dell'ecocentro comunale" secondo la deliberazione della Giunta Municipale n.185 del 15/11/11-lavori per la  costruzione dell'ecocentro comunale II lotto. L'anno scorso durante un incontro pubblico tenuto proprio dalla Giunta al completo compreso il sindaco, ho avuto anche modo di parlare direttamente con l'assessore Manunza, titolare della specifica delega all'Ambiente, cui fa capo anche la gestione dei rifiuti, che espresse grande approvazione in merito alla proposta. Con la suddetta integrazione si chiedeva, nell'ambito dei lavori per il II lotto, di "prevedere un'area per un baratto o semplice ritiro gratuito di beni e materiali ingombranti ancora funzionanti o recuperabili”. La proposta aggiungeva la possibilità, in capo al comune, di realizzare uno spazio pubblicitario sul sito istituzionale, in cui promuovere l'evento e inserire la lista dei beni disponibili in un dato momento. Sestu è un paese in cui l'abbandono dei rifiuti nelle campagne (ma non solo) è un fenomeno altamente diffuso. Questa iniziativa lavorava in un'ottica di riduzione del volume dei rifiuti, di risparmio per i cittadini, ma anche dritta al fenomeno di abbandono, prevedendo magari un piccolo incentivo sul conferimento di beni ancora funzionanti. La nostra amministrazione è arrivata a spendere negli anni passati anche 160 mila euro su base annuale per ripulire le discariche abusive, pensare di dedicare ogni tanto poche risorse a incentivare operazioni virtuose, riteniamo, come cittadini ma anche come partito sia un'ottima idea. La bella notizia è che con la firma del nuovo contratto per la gestione dei RSU, stipulato lo scorso settembre con la società Formula Ambiente, che manterrà la gestione per sette anni, fra le diverse iniziative previste è stata adottata anche la nostra proposta. Nel calendario 2014 per la differenziata c'è scritto che "Entro l'anno sarà attivato a Sestu un "Centro per il Recupero e il Riuso. Piccoli e grandi elettrodomestici vecchi, difettosi o guasti potranno essere controllati ed eventualmente riparati per essere tolti dal ciclo dei rifiuti". Questo è un ottimo esempio di collaborazione fra cittadini, che operano fuori dalle istituzioni e amministratori. Adesso il nostro auspicio è che quello che è stato scritto e comunicato ai cittadini venga realizzato entro la fine di quest' anno. Staremo a vedere.
Foto 3. Una confezione di verdura consegnata nelle scuole.
Una brutta notizia.
Esiste un progetto scolastico istituito dal Ministero delle Politiche Agricole, che si chiama “Frutta nelle scuole” a cui partecipano anche le scuole di Sestu (Anna Frank e Rodari). Fra gli obiettivi del progetto il più importante è quello di incentivare il consumo di frutta da parte dei ragazzi. Un amico mi ha spiegato che la frutta viene consegnata in fette già tagliate riposte in confezioni di polistirolo chiuse col cellophane e distribuita alle scuole da cooperative che vincono appalti su base nazionale, niente di sardo ovviamente. Questo amico mi racconta che un giorno suo figlio ha portato la confezione a casa e  ha potuto rendersi conto che i pezzi di frutta erano in avanzato stato di decomposizione. Fortunatamente c'era lui! Perchè il bambino ingenuamente la stava per mangiare. Questo è molto grave, anche se fosse un episodio isolato. Le mie riserve sul progetto sono diverse. In alcuni casi le scuole di Sestu già forniscono la frutta ai bambini tramite il servizio mensa. Bisognerebbe insegnare e incentivare il consumo di frutta e verdura locale, possibilmente coltivata con sistemi a basso impatto ambientale (ad esempio il biologico) e possibilmente la frutta dovrebbe essere consegnata come colta dagli alberi e non tagliata e confezionata in imballaggi che non ne garantiscono la freschezza  e aumentano il volume di rifiuto indifferenziato, smaltito con metodi altamente inquinanti e dispendiosi per i comuni. Il progetto “Frutta nelle scuole” è in realtà un mega progetto da oltre 15 milioni di euro di investimento pubblico. Corrisponde a 3,4 milioni di pasti (frutta e verdura) da circa 5 euro l'uno e nel nel 2013 ha coinvolto 870 mila bambini in 5000 scuole. Con questi soldi si potrebbe già dare da mangiare pasti completi ai bambini, sani e gratuiti (per mio figlio spendo 2,5 euro per un pranzo). Per questo malloppo sono finite in carcere 11 persone fra dirigenti del ministero e  dipendenti di aziende private, perchè truccavano le gare d'appalto facendole vincere a società “amiche”. L'adesione al progetto è in capo al dirigente scolastico e capita spesso che le amministrazioni comunali non ne sappiano niente. Per quanto mi riguarda, alla luce di quanto  ho scritto, ritengo il progetto “Frutta nelle scuole” un progetto inutile perchè gestito in maniera completamente avulsa dai contesti locali e naturali. Un frutto tagliato a Bari, riempito di acido citrico, imbustato e spedito a 1000 km di distanza non rappresenta ne un giusto insegnamento per i bambini, ne una politica di sobrietà in un momento di crisi per i cittadini, ma bensì il solito sperpero di denaro pubblico che si contorna di storie di ordinaria corruzione. In questi mesi si può rinnovare l'adesione al progetto per il 2014-2015. I dirigenti valutino di non aderire, se si trovano in difficoltà interessino l'amministrazione, fra i consiglieri comunali abbiamo alcuni agricoltori che potrebbero dare dei buoni consigli per iniziative più sane e sostenibili.
Fabio Usala


Link utili
http://www.fruttanellescuole.gov.it/
Frutta nelle scuole: un progetto fallimentare.
Frutta nelle scuole: c'è qualcosa che non va.


2 commenti:

  1. purtroppo non è stato un episodio isolato .anche io ho constatato più d'una confezione di frutta che recava un brutto odore di ammuffito .

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    1. Grazie della segnalazione. Puoi anche scrivere a fabio.usala@tiscali.it.

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